Dolce vendemmia..
In Romagna, l’autunno ha il profumo dell’uva appena colta e delle mani che si tingono di viola. È la stagione in cui i filari diventano oro e rubino, e i cortili si riempiono di voci, di ceste e di mosto che ribolle piano. Da bambina aspettavo quel momento come una festa: gli adulti parlavano di vino e mosto, io e il mio migliore amico Franco non vedevamo l’ora di infilarci grembiuli e stivali per “pigiare l’uva” appena raccolta!
L’uva è un frutto che sa di casa, di memoria e di terra fertile e ogni anno, quando tornano i grappoli rossi e pieni, preparo questa torta all’uva, semplice e profumata, per celebrare la vendemmia anche in cucina. È un dolce morbido, fatto solo con uva fresca, farina, zucchero e lievito, il tutto impastato solo con l’acqua! Quando la mordi i chicchi esplodomo di succo tra le briciole soffici e il sapore si esalta ancora di più!
In Romagna si dice che “l’uva porta fortuna”, forse perché ogni acino racchiude la promessa di un raccolto buono e di un inverno sereno. Questa torta è un modo dolce per ricordarlo: un gesto semplice, che profuma di casa, di campi e di autunni che non finiscono mai davvero.. da gustare con una tazza di tè fumante o un bicchiere di mosto, come facevano i nonni dopo la raccolta.