Pane, marmellata e caffelatte
Sono giornate da incubo qui in Romagna, nella mia amata terra di tradizione e di colori l’unica cosa che brilla è lo specchio dell’acqua che ha invaso tutte le campagne. Intere città e paesi sotto metri di acqua e fango, argini rotti, case completamente sepolte, centinaia di animali morti affogati e migliaia di persone sfollate senza più nulla, né casa, né lavoro né nulla..
Io l’acqua la vedo dietro casa mia, la vedo e la sento nell’aria dall’odore e dentro ai muri che sale e fiorisce. Io sono all’asciutto per fortuna ma in ogni caso il mio pensiero va proprio la dietro in cui so esserci un metro e mezzo di acqua! I tre quarti dei miei amici è alle prese con fango da spalare, idrovore e pompe per tenere lontano quella morsa il più possibile dai loro animali e dalle loro vite. E poi ci sono io, che dopo 4 notti insonni a fare i turni per verificare lo stato delle campagne e del livello dell’acqua di quel benedetto e santo canaletto Menate Fusignano, mi adopero per andare a recuperare più animali in difficoltà possibili.
Eh sì perché io non so fare solo i dolci, quella dolcezza in cui credo così tanto, cerco di portarla in giro e di condividerla, cercando di aiutare gli animali in difficoltà, quelli che non sono di nessuno e che altrimenti non avrebbero una voce. E in questo momento di grande difficoltà per la mia terra, oltre che assicurarmi di tenere il di dietro all’asciutto, cerco di fare quello che so fare meglio: dispensare dolcezza.
Le richieste di aiuto sono tante, sopralluoghi per animali bloccati a rischio affogamento, recuperi a volte con mezzi davvero di fortuna (proprio l’altra sera abbiamo recuperato almeno 20 gabbie di canarini costruendo una zattera con degli pneumatici e due assi trovate in mezzo alla melma..), distribuzione cibo e acqua, staffette per arrivare alle zone più remote rimaste completamente isolate, smistamento telefonate e allerte sui vari social.
Sono giorni e notti davvero difficili qui da noi in Romagna ma il sorriso sulla faccia e il grande cuore di questa gente, la mia gente, continua a sostenerci e a non farci mollare! Tutte le persone si sono unite in un grande cerchio, ognuno aiuta come può, c’è chi spala, chi porta viveri, chi regala mobilio e mezzi di trasporto, chi ospita persone sfollate, chi organizza rifugi per animali in garage e corridoi, TUTTI, nessuno escluso ci stiamo adoperando affinché questa morsa si allenti e, nonostante il delirio, questo senso di solidarietà, di appartenenza e di comunità ci fa bene al cuore!
E adesso ti lascio, vado a sfrecciare per la bassa Romagna a cercare di portare un po’ di conforto tra la mia gente, non prima di aver mangiato con gusto tre fette di pane con la mia marmellata di cocomera e di cotogne ed essermi tracannata una bella tazza di caffelatte freddo, unico cibo dell’ultima settimana che riesco a mandare giù e che mi regala un attimo di serenità e leggerezza al cuore!
P.S.: Ho fatto un piccolo video per ricordarmi di questo momento e per, un giorno, riderci sopra con le persone che amo.. te lo lascio QUI.